BAARIA - TORNATORE

Ve la ricordate questa scena ????
Tana va in macelleria e chiede due avanzi di carne per la gatta. Quando arriva in casa però mette quei resti sul fuoco, alza la fiamma e lascia che il fumo esca dalla finestra. Non c’è nulla di veramente commestibile in quel grumo di brandelli carbonizzati. Ma a Tana non importa: il fumo fa ciavuru di carne e i vicini, sentendo l’odore, crederanno che in quella casa si mangi a volontà. E pazienza se poi lo stomaco non vede cibo da una settimana, se le gambe tremano e le forze mancano.
Perché una donna siciliana come Tana sa bene che la povertà può rusicarsi qualsiasi cosa, può solcarti il viso e tenerti sveglio la notte ma mai può portarsi via l’orgoglio e la dignità.
E allora Tana siede in cortile, poggia i piedi sull’uscio della propria casa e a chi le chiede come va, risponde: “non c’è male.”
Non c’è male.
Fiera, bugiarda, austera, come la Terra che le fa da madre.
Se non lo avete ancora fatto, guardate “Baaria”.
E se lo avete già fatto, riguardatelo.
Sentirete ciavuru di carne.
E di Sicilia.
Federica Puzzo
